OASI BOZA: PRIMO INTERVENTO DI COMPENSAZIONE REALIZZATO CON I FONDI DI PEDEMONTANA
Grazie anche al contributo dei fondi stanziati da Autostrada Pedemontana Lombarda per le compensazioni ambientali, è stato reso possibile il completamento del progetto di riqualificazione dell’Oasi Boza di Cassano Magnago (Va). Si tratta di un importante piano di risanamento del territorio nell’area verde e rigogliosa che spazia dal Ticino all’Olona.
Il Comune di Cassano Magnago ha infatti deciso di destinare parte dei fondi messi a disposizione da Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) per le compensazioni ambientali proprio allo sviluppo di quest’area, con interventi che hanno contribuito sia a rendere più fruibile l’area, sia a sviluppare la biodiversità e a proteggere il delicato ecosistema della zona (qui vivono numerose specie di uccelli ed è un’importante area di riproduzione per anfibi e insetti).
Nel dettaglio, sono state riqualificate le sponde dell’area umida esistente, realizzati nuovi camminamenti e sentieri, ricreato uno stagno didattico, formata una speciale pozza per anfibi, ottimizzate le aree verdi circostanti ed è stato creato un nuovo bosco didattico in grado di accogliere anche le persone disabili. Attualmente l’area consta dunque di un'area umida della superficie di circa quattro ettari attorniata da una fascia boscata per una superficie totale di circa 6 ettari.
"Siamo molto contenti di aver partecipato alla realizzazione di questo progetto” spiega Barbara Vizzini, responsabile Ufficio Ambiente di APL “perché risponde in modo concreto alla domanda di riqualificazione ambientale del territorio per la quale sono state stanziate le risorse delle compensazioni ambientali».
Il recupero dell’Oasi Boza, inoltre, ha reso possibile l’avvio indiretto di numerosi altri interventi, che porteranno alla creazione di un nuovo corridoio ecologico trasversale tra il Ticino e i fiumi Rile, Tenore e Olona. Il progetto, che prende il nome di “Wet Bridge”, interesserà complessivamente 9 aree umide nei comuni di Besnate, Cavaria, Albizzate, Castelseprio e Cairate e sarà cofinanziato da Fondazione Cariplo e promosso da Istituto Oikos Onlus con un’ampia partnership composta dal Parco lombardo della Valle del Ticino, il Parco Locale di Interesse Comunale Rile, Tenore e Olona (RTO) e i Comuni di Cassano Magnago e Albizzate. Un’importante spinta per la realizzazione del progetto è stata proprio la presenza dei fondi di compensazione di Autostrada Pedemontana Lombarda, messi a disposizione dal Comune di Cassano Magnago con l'approvazione di APL.
UN’OASI NATA PER L’ESTRAZIONE DELL’ARGILLA
L’Oasi Boza è nata nel settembre del 1967 da una collaborazione tra la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e il Comune di Cassano Magnano. Originariamente era destinata all’estrazione di argilla per la fabbricazione di mattoni, attività un tempo fiorente su tutto il territorio di Cassano Magnago. L’ultima fornace a cessare la produzione è stata proprio quella che ha dato origine allo stagno della Boza, rimasta in funzione sino alla metà degli anni Settanta del secolo scorso. Mettendo a nudo lo strato argilloso impermeabile, gli scavi industriali hanno favorito la raccolta di acqua piovana, sino alla formazione di uno specchio d’acqua che, nel corso degli anni, è stato progressivamente colonizzato da specie vegetali ed animali tipiche degli ambienti umidi. Questo, unitamente ad alcuni interventi gestionali, ha portato alla situazione attuale, rappresentata da un ecosistema piuttosto complesso e di elevato valore naturalistico.