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Viadotto di Vedano A60: tempi di chiusura al traffico

Il viadotto di Vedano, sulla carreggiata ovest della A60 Tangenziale di Varese, resta chiuso al traffico fino al 30 giugno 2025. L’intervento di manutenzione, infatti, dopo la conclusione delle indagini tecniche e progettuali, si presenta più complesso di quanto non apparisse dalle prime evidenze. 

Dalle ispezioni alla chiusura 

Il viadotto Vedano è un’opera della Tangenziale di Varese costituita da un impalcato in struttura mista acciaio-calcestruzzo, il quale poggia su 11 pile in calcestruzzo. È lungo 380 metri ed è suddiviso in 12 campate di lunghezza variabile tra i 20 e i 64 metri.  

I recenti controlli dell’opera, quelli che hanno evidenziato problematiche sui pulvini delle 11 pile, si sono basati sia sulle ispezioni “visive” condotte da parte della struttura tecnica di Autostrada Pedemontana Lombarda, sia sulle indicazioni del sistema di sensori per il monitoraggio dinamico dei ponti installate nel corso di una sperimentazione con il Politecnico di Milano.  

Non bisogna dimenticare, infatti, che dal 2020 sono state pubblicate le nuove “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”, che introducono un approccio multilivello, basato sia sulle ispezioni visive sia sul monitoraggio strumentale, al fine di garantire un’omogeneità nella valutazione e gestione del rischio e nell’individuazione delle priorità di intervento. 

L’applicazione delle suddette Linee Guida unitamente al lavoro dei tecnici di APL (sia della Direzione Tecnica che della Direzione Esercizio e Manutenzione) ha portato a individuare le anomalie in modo tempestivo. 

Autostrada Pedemontana Lombarda ha chiuso il viadotto per due ragioni: la prima è garantire il massimo livello di sicurezza per le persone, la seconda ragione è che è necessario effettuare le verifiche – e i conseguenti lavori di ripristino – a viadotto scarico

Le fasi per il ripristino 

A seguito delle risultanze ottenute dall’attività di ispezione e monitoraggio dell’opera e delle verifiche speditive condotte dai tecnici di APL, si è reso necessario eseguire una campagna di indagine sui pulvini delle 11 pile. Questa prima fase ha anche permesso di confermare i dati disponibili dagli elaborati progettuali e le cause del problema, accertandone l’origine. La seconda fase è stata la progettazione dell’intervento, che si è subito presentato più complesso da eseguire, sia per la delicatezza connessa al fatto di lavorare su una struttura esistente, sia per la posizione dell’opera, posta tra i meandri del fiume Olona e le rampe di svincolo aperte al traffico. La terza fase è l’affidamento all’impresa esecutrice, che è si sta svolgendo in parallelo alla progettazione e nell’attesa di avere tutte le autorizzazioni necessarie, sia dal concedente CAL sia dal Ministero. Quarta e ultima fase, la realizzazione dell’intervento e il collaudo del viadotto, prima della riapertura. 

Sicurezza al primo posto 

Autostrada Pedemontana Lombarda è impegnata oggi per completare al meglio e nel tempo più breve possibile l’intervento. L’allungamento dei tempi porta certamente un disagio a chi percorre la A60 ogni giorno, ma dimostra ancora di più quanto sia importante la qualità del servizio e la sicurezza di chi viaggia sulla rete. 

Per informazioni: 

Dott.ssa Paola Perna  
Responsabile Comunicazione, Rapporti istituzionali e Brand identity